21 giugno 2006

Zampognari in Russia


Nel corso dei miei studi per il progetto di ricerca che sto seguendo, mi sono imbattuta (guarda caso!) negli zampognari di Scapoli (Isernia). Per chi non lo conoscesse Scapoli è un piccolo paese molisano arroccato sulle pendici delle Mainarde. Conta 900 abitanti nei mesi estivi, molti meno durante l'inverno e raggiunge le 20.000 presenze nei due giorni del Festival della Zampogna. Nei primi anni '90 un gruppo di signori del posto capitanati dalla Dott.ssa Caccia decisero di unire turismo, ingegno e tradizione e con l'aiuto dei fondi della Comunità Europea iniziarono il festival. Organizzarono i corsi di formazione per costruttori di zampogne convincendo i tre anziani artigiani ad aprire le loro preziose botteghe ai giovani; piantarono decine di alberi per assicurare il legno che serviva per le canne delle zampogne e costituirono la mostra permanente delle cornamuse d'Europa. Fecero anche attente ricerche storiche sul territorio e pubblicarono, tra le altre cose, un bel libro di storie raccontate dai vecchi zampognari, classe '20, non oltre.....fighi, no?

Ho tra le mani quel libro e leggo di questi personaggi che in coppia (zampogna e ciaramella) partivano a Novembre per le novene nelle case delle famiglie napoletane. Portavano la cucchiarella in pegno e suonavano pochi minuti (facevano anche 400 famiglie in un giorno) e portavano a casa i soldi per tutto l'anno. I più temerari giravano a questua per l'Italia e alcuni arrivavano in Russia, e capitò "che una notte non avevano alloggio, faceva un grande freddo e allora andarono dentro a un mulino sd'rrupato e dovettero passeggiare tutta la notte sennò le scarpe si attaccavano a terra per il ghiaccio e non potevano tirare i piedi fuori, per il freddo che faceva". Poi lo Zar fece un bell'editto che vietava agli zampognari di entrare, erano troppi! ..la storia si ripete sempre, peccato!

Io vado a zampognare in giro tutti gli inverni con la piva e con il tabarro, ma ancora non mi si sono congelati i piedi! :-/

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