13 gennaio 2006

Hai voluto la bicicletta?

Questo lo scrivo in italiano perché viene meglio. Si comincia a sentire la fatica: gli standard che Peter impone sono alti: non perdona niente, giustamente perché fare un disco è una cosa seria, ti prendi la responsabilità di chiedere agli altri tempo e attenzione per farti ascoltare, e quindi devi essere impeccabile, sennò sei un buffone. Tutto giusto. Ma che fatica! Oggi abbiamo fatto la chitarra di Check in, e solo alla fine ci siamo accorti che il suono ci era cambiato da prima di pranzo a dopo. Conclusione: alle cinque del pomeriggio abbiamo dovuto ricominciare da capo. Per non cambiare il suono della chitarra (che è un assoluto casino, registriamo con tre microfoni e basta che mi sposti di cinque centimetri e cambia il suono) mi è stato proibito di uscire dalla sala di ripresa e perfino di alzarmi dalla sedia fino a che non abbiamo finito.

Insomma: ho voluto la bicicletta, e adesso pedalo. :-\

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la situazione che descrivi si definisce "produzione artistica di stampo stalinista-leninista", e ne ha giustappunto parlato berlusconi l'altra sera a porta a porta.

ginopanino

Anonimo ha detto...

mi sembra una bella bicicletta ( o tandem...), certo ci sono le salite, ma prima o poi ci dovrebbe essere anche le dicese...no?... Moka